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14 maggio 2008
Decido di fare questo esperimento.
Quale esperimento ?
Quello di provare a raccontare sul web il mio rapporto con la genetica.
Ammetto fin da subito e senza incertezza che di genetica non ne capisco nulla.
So riconoscere una doppia elica da un'elica da sola..... so che cosa sono gli amminoacidi e so cosa significano AGTC.
Ma diciamo serenamente che mi fermo qui.
Avverto tuttavia che la genetica è davvero una frontiera per la razza umana e questo mi spinge a tentare di imporre a me stesso un'attenzione continua e costante sola condizione per soddisfare la mia curiosità di capire e di anticipare.
E' persino ovvio affermare cosa c'è oltre questa frontiera, direi quasi demagogico.
Prima di procedere oltre una considerazione gratuita a proposito di quest'ultima affermazione.
Credo che in Italia il dibattito abbia assunto i contorni della demagogia a causa del nostro vizio, non genetico ma di costume, di fare di ogni cosa un problema drammatico.
Ci manca, anche su questo argomento, la necessaria lucidità, il giusto pragmatismo che sono le sole condizioni, necessarie ma certo non sufficienti, per confrontarsi con un futuro fatto di progresso pieno di implicazioni che si chiamano sfide, angosce, scelte.
Anche quando arriveranno le nanotecnologie, così come successo con gli OGM, vedremo schieramenti combattersi a colpi di maglio.
Accuse di essere asserviti a questo o a quell'interesse particolare, dati, numeri, fatti, il tutto a formare un polverone di fronte al quale la maggior parte della gente alzerà le spalle.
Chiusa la parentesi, gratuita e forse inutile, ma dovuta perchè non sarò in grado di essere io stesso sereno ed obiettivo e quindi vorrei tentare di manifestare, in modo civile, i miei dubbi sulla italica capacità di gestire le conseguenze del progresso.
Ripartiamo dalla frontiera per tentare di capire cosa c'è oltre.
Cosa comporterà il controllo totale ed assoluto sul corredo genetico di qualunque forma di vita esistente sul nostro pianeta ?
Di primo impatto :
- Un maggior potere su tutte le forme di vita GIA' presenti in natura
- nuove forme di vita animale o vegetale per i più vari fini (maggiori rese, nuove forme di energia, ecc.)
- maggiore controllo sulle malattie o addirittura scomparsa di molte di esse
- uomo immortale
- privacy (cerco su google AAGGGTTTATTAGGGGGG )
Mi fermo qui.
Applicandomi di più potrei trovare altre voci per allungare questo elenco.
Oppure potrei valutare le varie conseguenze derivanti dai soli fatti sopra citati.
Basti pensare alle conseguenze derivanti dalla presenza di un uomo "immortale": da dove vogliamo cominciare ?
- Chi paga la sua pensione ?
- Quante generazioni si confronteranno ?
- Quanti saremo sul pianeta ?
- Dove troveremo da mangiare per tutti ?
Mi sembra che tutto ciò basti ed avanzi per farsi venire un bel mal di testa....
Proprio per questo io non voglio valicare la frontiera ma limitarmi a seguirla, a percorrere il confine, lungo o corto, lineare o sinuoso che sia.
Fermandomi, cercando di guardare meglio, ponendomi domande (facile), dando se possibile e se capace una mia personale ed opinabile risposta (difficile).
Queste sono le ragioni per le quali mi accingo a questo esperimento.
Non cogitat qui non experitur.....

lettura del giorno
Il pensiero di Craig Venter

 
 
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